Non c’è guerra che tenga: a pagare le spese più dolorose e violente sono sempre le donne.
Lo abbiamo visto anche in Ucraina, dove ben presto la guerra ha crudelmente individuato il suo campo di battaglia sul corpo delle donne.
Le violenze sessuali nel corso dei conflitti sono uno strumento catastrofico, che riesce non solo a ferire irreparabilmente una donna, ma anche ad annientare un intero popolo che si ritrova in un limbo di dolorosa impotenza. Violenze che per disperazione, vergogna o impossibilità pratiche vengono spesso taciute, e invece è proprio attraverso la loro denuncia che è possibile rimettersi in piedi. Il racconto di giornalisti, come l’inviato di Avvenire Nello Scavo, ma anche l’impegno internazionale da parte della politica, sono essenziali per lottare contro l’impunità. Anche il cinema e lo spiraglio che riesce ad aprire su queste ferite, come ha fatto l’attrice Kasia Smutniak, fa la sua parte.
Intervengono:
MARIA MEZENTSEVA deputata ucraina
ALESSANDRA MORETTI eurodeputata
NELLO SCAVO giornalista
KASIA SMUTNIAK attrice e attivista
PINA PICIERNO vicepresidente del Parlamento europeo
PAOLA ANGELETTI Intesa Sanpaolo, Chief Operating Officer
UMBERTO CAVALLARO business Development Director Ascoservice
Modera:
MASSIMILIANO COCCIA giornalista L’Espresso
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