Women rights, una lotta universale per difendere i diritti dimenticati
HOTEL EXCELSIOR, Sala Tropicana Lido di Venezia, VeneziaA livello mondiale, in media, le donne hanno il 75% dei diritti in meno rispetto agli uomini. Se ciò è vero globalmente, immaginiamo la situazione in casi di guerra o dittature. Ci sono paesi in cui le donne non sono libere nemmeno di compiere autonomamente le azioni quotidiane, come se fossero delle bambine piccole: non possono viaggiare sole, non possono andare in banca, non possono parlare con chi vogliono. E la pena, se si sgarra, è dura. Lo sa bene Lina Al-hathloul, che ha visto la sorella battersi per il diritto delle donne alla guida in Arabia Saudita e per questo subire più di mille giorni di carcere e di torture. Ci sono poi le rotture improvvise, dettate da guerre e rivoluzioni, che portano a un improvviso fiume di violenza che sommerge principalmente le donne. Lo abbiamo visto la scorsa estate, seguendo da vicino le vicende di molte donne afghane. Alcune sono riuscite a fuggire, come l’attivista Zahara Ahmadi, altre, come la regista Sahraa Karimi usano la propria arte per raccontare i soprusi e le ingiustizie che queste subiscono, ma ci sono anche coloro che, intrappolate, hanno smesso di vivere. Per loro, non dobbiamo mai abbassare la guardia.